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Creazione artistica, grafica, fotografica e di decorazione di vari oggetti come cornici, biglietti, partecipazioni, mandala in legno, candele, quadri e molto altro. Realizzazione lavori su commisione (come partecipazioni, bomboniere ecc..). Foto artistiche per siti web, elaborazione e restauro fotografie. Organizzazione corsi sia per privati che per scuole ed associazioni.

24 novembre 2010

Su di me

Questa è una breve parte di "intervista" fattami da una persona curiosa a comprendere meglio me, ciò che faccio e perchè. La condivido con voi.


"(....) Sì, le mie opere posso senz'altro affermare che sono uniche, nel vero senso del termine intendo. Nessuna è uguale ad un'altra, nè può esserlo. A meno che non si parli di lavori su commisione dove una certa ripetitività è richiesta (ad esempio biglietti per partecipazioni ecc..)
 
Come può essere che NESSUNA creazione sia uguale ad un'altra?
Beh, semplicemente non può esserlo in quanto creo in modalità tali per cui seguo il mio spirito, la mia interiorità e non la parte razionale del mio essere. Su questa base ogni lavoro è diverso. Magari la tecnica è la stessa, ma "cavalco" l'energia che al momento mi ispira e "butto fuori", realizzio ciò che mi suggerisce, senza pensare troppo.

Ma in questo modo non si rischia di fare lavori diciamo.. brutti?
Brutto? Beh, dando per scontato che bello e brutto sono due concetti relativi.. no, direi no. Certo, non tutto può piacere a tutti, ma non è quello di cui mi preoccupo quando creo.

E di cosa si preoccupa?
Mi preoccupo di seguire la mia intuizione, il mio essere profondo. Magari ci sono periodi "bui", cupi diciamo, e questo si riflette sui miei lavori.

In che senso?
Nel senso che, o non creo per niente, o un velo cupo traspare in quello che facico ma sempre con una certa eleganza e nulla viene lasciato al caso. 
E' un pò come fare delle foto alla propria anima, quello che c'è dentro esce fuori, non può farne a meno.

Ha fatto studi particolari, tipo istituto d'arte o simili?
Magari. Mi sarebbe molto piaciuto, ma seguii i consigli della famiglia ed andai a fare ragioneria. Mi dissero che qualunque cosa avrei poi deciso di fare, sapere fare i conti mi sarebbe stato di fondamentale aiuto. A quell'età non sentivo ancora bene che cosa volevo, ma quel ragionamento non fece una piega, ed io lo percepii come saggio.

E ora cosa ne pensa di quella decisione?
Che sen'altro è utile sapere fare i conti, capire come funzionano certe cose. Ma se potessi scegliere di nuovo e tornare indietro farei un mezzo istituto d'arte e mezzo "ragioniero", per poter meglio soddisfare la mia parte razionale e quella creativa. ....... Nell' astratto, nel mondo della fantasia "nuoto" davvero bene. Forse aver avuto un pittore in famiglia ha avuto le sue influenze nel dna presumo.

Quindi questo "talento" è naturale diciamo.
Sì, direi di sì. Milioni di persone hanno talenti meravigliosi, non c'è bisogno di studi particolari per certe cose, altrimenti non sarebbe più un talento no?

Eh già sì, ha ragione. Lei crea quindi sostanzialmente per se stessa?
Esatto. Principalmente per conoscermi, di volta in volta. Il bello è avere ancora la capacità di sprprendersi, di scoprire cosa si riesce a tirare fuori, da alcuni colori, alcuni oggetti.. E' un pò come cucinare: apri il frigo, guardi cosa c'è dentro e inizi a preparare qualcosa.. non sapendo bene cosa e come verrà. Se poi il "piatto" creato è buono tanto meglio no? Se poi a qualcuno interessa mangiarlo è sicuramente ancor più gratificante, anche economicamente intendo, perchè comunque i materiali hanno un costo e il tempo investito per ogni creazione non è da sottovalutare. E' chiaro che creare e poi vendere è il secondo passo che mi piacerebbe affrontare, sarebbe la "giusta quadratura dei conti" (a proposito di ragioneria).

Una avventura insomma.
Esatto, una avventura. Ma cos'è, se non una avventura, la scoperta di se stessi?"


1 commento:

Anonimo ha detto...

Chic direi...